La gonartrosi è una malattia cronico-degenerativa caratterizzata dall’usura progressiva della cartilagine articolare del ginocchio; questo tessuto ha l’importante compito di favorire il movimento delle articolazioni, nonché quello di impedire il contatto diretto tra le ossa.

Con l’avanzare dell’età, l’usura ed i piccoli traumi che la cartilagine subisce, portano ad una degenerazione che ne determina l’assottigliamento e può causare sintomi dolorosi, oltre che danni agli altri elementi anatomici che costituiscono l’articolazione stessa.

sintomi clinici salienti della gonartrosi sono:

  • il dolore;
  • l’edema;
  • la rigidità;
  • la deformità e la perdita della funzione.

Il dolore all’articolazione si aggrava tipicamente con i movimenti, mentre migliora con il riposo.

La scelta migliore è consultare uno specialista non appena l’artrosi del ginocchio manifesta i suoi primi sintomi.

Per la gonartrosi in fase iniziale esistono soluzioni conservative efficaci – oltre la fisioterapia – per diminuire il dolore e rallentare l’usura della cartilagine:

  • acido ialuronico: protegge la cartilagine e allo stesso tempo aiuta la riparazione dei tessuti danneggiati.
  • PRP: le piastrine estratte dal sangue del paziente rilasciano nel ginocchio infiltrato fattori di crescita, che hanno una funzione antinfiammatoria e rigenerativa.
  • Lipogems®: attraverso il tessuto adiposo prelevato dal paziente, si estraggono cellule staminali mesenschimali che hanno un potenziale rigenerativo molto alto.

L’impianto della protesi di ginocchio, nei casi sintomatici che non rispondono alle terapie conservative, è l’unico tipo di trattamento in grado di ripristinare un livello soddisfacente di funzionalità dell’articolazione e si tratta di un intervento che, se eseguito da uno specialista qualificato, ha un’alta possibilità di successo.

La protesi di ginocchio prevede una componente femorale, una componente tibiale, un inserto in polietilene e alle volte, a seconda del quadro clinico-strumentale, una componente rotulea.

Il posizionamento di queste componenti deve rispettare la geometria anatomica che è diversa per ogni singolo paziente ed è proprio al fine di effettuare la scelta più appropriata che è molto importante siano effettuate approfondite indagini anatomiche, prima di procedere all’intervento.

Grazie al protocollo “fast-track” sarà possibile:

  • alleviare il dolore post-operatorio;
  • caricare subito sull’arto operato;
  • essere dimessi precocemente.

Dopo alcune ore, al massimo il giorno dopo l’intervento, sarai in grado di fare i primi passi.

E saranno, nel vero senso della parola, i primi passi verso la guarigione!

Dott. Federico Valli, chirurgo ortopedico